Ho comprato le Cantiga M su consiglio di alcuni colleghi orchestrali, i quali me le hanno presentate come corde estremamente bilanciate e "docili", con una ricca gamma timbrica e una ottima responsività tecnica.
A titolo informativo: le ho montate sul mio strumento principale, violino di scuola napoletana del 2000 con quarta corda potentissima, suono discretamente potente e buona risposta ai vari colpi d'arco brillanti.
Nulla da eccepire per quanto riguarda la qualità sonora: le Cantiga sono sicuramente le corde meglio riuscite della Corelli sotto questo punto di vista, e sono caratterizzate da un suono caldissimo che non perde tiro negli acuti, a differenza, ad esempio, di corde come le Infeld delle Thomastik.
Mi trovo molto interdetto, invece, nel constatare che a livello di qualità costruttiva c'è una fortissima contraddizione tra livello di finitura della corda e stabilità della sua tensione/rigidità: in primis, va detto che le corde non hanno mai smesso di assestarsi, nonostante le abbia tenute montate per diversi mesi... come se il processo di apertura del suono fosse durato fino quasi al termine dell'utilizzo; d'altro canto, le corde vengono vendute come media tensione, ma se confrontate con corde di pari fascia di prezzo e pari tensione dichiarata, in realtà risultano essere MOLTO (e sottolineo MOLTO) più morbide e molto meno resistenti al peso. Probabilmente io sono una persona con un braccio troppo pesante per apprezzare un prodotto di questo tipo?